LA STORIA DEL PROGETTO

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) avvia per la prima volta l’iter autorizzativo presentando al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) un primo progetto di circonvallazione studiato in sponda destra del fiume Adige. Il CIPE sospende l’iter in quanto la soluzione non è approvata dalla Provincia Autonoma di Trento (PAT) che richiede una maggiore attenzione circa gli aspetti ambientali e ritiene più idoneo esplorare soluzioni in sinistra orografica dell’Adige. In particolare, la PAT chiede lo studio di una soluzione meno impattante di quella presentata che prevede tre attraversamenti del fiume. RFI presenta quindi due nuove alternative sulla sponda sinistra dell’Adige. Le due alternative, denominate Alternativa Profonda e Alternativa Parietale, rispetto al primo progetto presentato nel 2003, consentono anche di prevedere un collegamento strategico con l’asse del Brennero e tutta l’area del nord – est. La Giunta Provinciale esprime parere favorevole, con prescrizioni, per l’Alternativa Parietale, in quanto valuta questa soluzione quella che presenta minori risvolti dal punto di vista ambientale.

Nel 2007 RFI e PAT stipulano una convenzione per elaborare una nuova soluzione progettuale, che sviluppa l’Alternativa Parietale in sinistra Adige presentata da PAT nel 2003, che venne completata nel 2008 e approvata dalla Giunta della Provincia Autonoma di Trento. La nuova versione del Progetto Preliminare viene quindi inviato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) nel 2009 per avviare l’iter approvativo nazionale. Durante l’esame del progetto, il Ministero ravvisa alcune criticità di ordine ambientale e pertanto, con nota del 30 marzo 2010, sospende l’iter istruttorio richiedendo il perfezionamento della documentazione progettuale.

Nel 2014 RFI e PAT concordano di valutare le integrazioni necessarie per ripresentare il progetto al Ministero. Dopo la sospensione dell’iter, per aggiornare il progetto anche ai più recenti standard sul tema della sicurezza in galleria e alle nuove specifiche tecniche di interoperabilità relative l’accessibilità del sistema ferroviario europeo per le persone con disabilità e mobilità ridotta. RFI e PAT valutano una soluzione che conferma il tracciato della Circonvallazione di Trento come da progetto 2008, mentre per il tratto finale della Circonvallazione di Rovereto vengono rianalizzate nelle criticità, a conferma della soluzione di progetto adottata, le alternative progettuali relative al tratto finale a sud della città di Rovereto.

Ad aprile 2018 Comune di Trento, PAT e RFI sottoscrivono un Protocollo di Intesa a seguito del quale viene avviata un’ulteriore analisi del Progetto Integrato (per maggiori informazioni, link al sito di progettoche considera la Circonvallazione di Trento come parte integrante degli interventi di riqualificazione urbana e potenziamento della mobilità all’interno della città di Trento (interramento stazione Trento e  linea ferroviaria nel tratto urbano, Progetto Nordus).

Nel 2019 viene sottoscritto un atto aggiuntivo al protocollo del 2018, ai fini di avviare la Project Review del Progetto Preliminare della circonvallazione di Trento sviluppato nel 2015 con l’obiettivo di rendere fattibile e coerente il progetto con le esigenze del territorio ed in particolare di prevedere la predisposizione per la futura stazione provvisoria di Trento, che sarà attiva durante la realizzazione dell’interramento della linea ferroviaria esistente. Nell’ambito dello sviluppo del Progetto Integrato è stata sviluppata dal Gruppo di lavoro un’Analisi Multicriteria su tre alternative progettuali che ha individuato come vincente la soluzione progettuale odierna nonchè la soluzione di miglior compromesso relativamente alla risoluzione delle criticità di diversa natura presenti nell’area e sul tratto di linea in oggetto.

Il progetto della Circonvallazione di Trento, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Next Generation Italia come intervento prioritario di interesse nazionale, approda alla fase di dibattito pubblico. Il dibattito si inserisce quindi in un percorso di confronto sul progetto quasi ventennale, come prima tappa che riguarda il coinvolgimento della cittadinanza. Oltre al dibattito pubblico, sono previste, poi, ulteriori fasi partecipative durante la Conferenza dei Servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).